Evitare la scarsità di cibo nei Paesi sviluppati?

Come evitare la scarsità di cibo anche nei Paesi sviluppati?

di Thomas AMBROSI, CEO di ONO Exponential Farming

Oggi il tema sostenibilità è trasversale a qualsiasi settore economico e risulta per chiunque centrale nelle attività di sviluppo e innovazione.

Il settore primario sta subendo forti pressioni.

La salvaguardia del proprio patrimonio produttivo, cioè la fertilità della terra, la capacità di pianificare il risultato della produzione in un contesto di cambiamenti climatici crescenti, ma soprattutto la riduzione dello spreco delle fonti idriche disponibili per la realizzazione della produzione sono un focus da mantenere.

Le terre fertili disponibili a livello globale si stanno sempre più riducendo a causa dell'azione dell'uomo: agricoltura intensiva estesa e, abuso nell'utilizzo di prodotti chimici per aumentare le rese, depauperano la capacità dei terreni di rivitalizzarsi.

I cambiamenti climatici avversi mettono a repentaglio costantemente il lavoro di pianificazione dei campi generando problemi di sicurezza alimentare umana e animale.

L'acqua dolce è sempre dipiù una risorsa scarsa per l'uomo: l'agricoltura è il principale consumatore e utilizza il 70% dell'acqua a livello globale in modo inefficiente rispetto ai volumi di produzione generati.

Il carbon foot-print, la gestione delle catene di approvvigionamento e distribuzione del freddo generanoun ulteriore problema di sostenibilità ambientale per la produzione di anidride carbonica e contestualmente porta a un decadimento qualitativo che incide sulla soddisfazione del consumatore.

I problemi sopra indicati vengono ulteriormente appesantiti dalla scarsità crescente di manodopera impiegabile nei campi che si traducono in una riduzione concreta di disponibilità di cibo anche nei contesti più sviluppati.

La popolazione mondiale nei prossimi 30 anni vedrà un trend di crescita esponenziale che metterà di periodo la sostenibilità non solo ambientale ed economica ma soprattutto sociale.

Mi sono chiesto come potremmo evitare la concreta scarsità di cibo anche nei Paesi sviluppati?

L'agricoltura, così come la conosciamo, non riuscirà a porre rimedio a questo problema. Sarà necessario pensare e sviluppare nuovi approcci, sia in termini di ottimizzazione delle risorse impiegate, che di innovazione originale nei processi produttivi.

Da tempo l'agricoltura tecnologica (Agritech) sta proponendo nuovi modelli per la produzione di cibo in contesti nuovi, utilizzando tecnologie e metodologie provenienti dall'osservazione dei processi naturali.

L'agricoltura indoor è un ambito che già oggi sta fornendo modelli di riferimento affidabili e che nel corso dei prossimi anni, diventerà luogo di aggregazione di operatori in grado di promuovere innovazioni consistenti.

Prodotti, tecnologie e modelli di business saranno al centro di un'enorme rivoluzione, dove i paradigmi da noi oggi conosciuti verranno completamente ribaltati a favore di una rivoluzione tecnologica senza precedenti.

Il mondo finanziario si è accorto di questa situazione e sta investendo
enormi capitali nel finanziare start-up che si occupano dello sviluppo di serre tecnologiche e sistemi di vertical farming. Queste applicazioni saranno in grado di agire positivamente nella risoluzione di questa emergenza.

Il Vertical Farming è e sarà sicuramente una delle aree più innovativa dove meccatronica, robotica, informatica (intelligenza artificiale, machine learning), biotecnologie e scienze agronomiche genereranno piattaforme di produzione intensive sbalorditive. La distanza tra luoghi di produzione e luoghi di consumo sarà di fatto azzerata portando ad un miglioramento qualitativo del prodotto per il consumatore.

L'agricoltore del futuro sarà dunque più un esperto di supply chain e dei processi di commercializzazione piuttosto che, un operatore legato al ciclo della terra, del sole e della luna garantendo maggiore capacità produttiva, migliore qualità e annullando distanze.

 

A proposito di ONO Exponential Farming

ONO Exponential Farming produce macchine modulari e scalabili per l'attività di vertical farming. Questa tecnologia basata su sistemi automatizzati robotizzati e guidati da algoritmi di intelligenza artificiale permette a chi la utilizza di ottenere produzioni di vegetali su larga scala e di qualità superiore. I costi correlati all'ottenimento di volumi di produzione importanti sono estremamente contenuti rispetto alle altre tecnologie adottate nell'agricoltura indoor fuori suolo: risparmi di almeno il 30% sui valori di investimento strutturale, riduzione del 70% dei consumi elettrici, risparmio del 95% dei costi del personale. Il livello di produzione è di circa il 300% superiore alle tecnologie di vertical farming attualmente presenti sul mercato. Tutto questo è possibile grazie ai numerosi brevetti finora sviluppati da ONO Exponential Farming che di fatto ha realizzato il primo impianto al mondo in grado autonomamente svolgere tutte le funzioni che supportano la crescita dei vegetali nelle migliori condizioni ambientali possibili senza l'intervento dell'uomo.

La tecnologia qui descritta è stata riconosciuta e premiata già in diverse occasioni come "World Changing Idea" per le attività legate a food, sostenibilità e robotica.

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