Weekly house view | In attesa di Powell
La settimana in rassegna
La scorsa settimana le azioni statunitensi sono salite sulle speranze che la Federal reserve tagli i tassi d’interesse il mese prossimo, in considerazione delle discussioni sulla successione al vertice della Fed e della debolezza del mercato del lavoro. L’inflazione è rimasta sostenuta a luglio: l’indice dei prezzi di fondo è aumentato dello 0,3%, mentre l’accelerazione dei prezzi alla produzione segnala pressioni per un rialzo dei costi per le famiglie. Nonostante queste pressioni inflazionistiche, i mercati continuano a scontare un taglio dei tassi da parte della Federal reserve a settembre e attendono il discorso del presidente Powell al simposio di Jackson Hole del 21-23 agosto. Ora i candidati in corsa per la successione di Powell, il cui mandato scadrà a maggio 2026, sono 11. La maggior parte è considerata più accomodante rispetto all’attuale presidente, che finora ha resistito alle pressioni del presidente Trump - assillato dal problema dell’elevato costo per il servizio del debito - per tagliare ulteriormente i tassi, citando i rischi di nuove pressioni inflazionistiche derivanti dalle politiche sul commercio internazionale dell’amministrazione. Molte imprese sono riuscite finora ad assorbire efficacemente l’aumento dei dazi, con un graduale trasferimento sui prezzi al consumo. Dato che i giganti tecnologici riescono ad assorbire più facilmente l’impatto dei dazi, la concentrazione del mercato statunitense dopo la stagione degli utili è aumentata. Per la prima volta, i 10 titoli principali dell’indice S&P 500 - in cui prevalgono i nomi tech - sono arrivati a rappresentare il 40% della capitalizzazione complessiva dell’indice. L’indice S&P 500i la scorsa settimana ha guadagnato lo 0,9% (in USD).
Geopolitica
Il vertice in Alaska tra i presidenti Putin e Trump si è chiuso senza alcuna svolta. Trump ha lasciato intendere che gli Stati Uniti non daranno seguito alle minacce di nuove sanzioni nei confronti della Russia. Lunedì il presidente ucraino Zelensky e i leader europei si recheranno a Washington per parlare con Trump.
Dati chiave
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,5% a luglio, dopo un +0,9% rivisto al rialzo a giugno. L’incremento si è verificato nonostante la debolezza del mercato del lavoro ed è stato ostenuto dalle vendite di automobili e dalle promozioni online. L’indice dei prezzi al consumo core statunitense è salito dello 0,3% su base mensile a luglio, e del 3,1% su base annua. L’indice dei prezzi alla produzione si è impennato dello 0,9% su base mensile nel mese, con la componente dei servizi in crescita dell’1,1%, il maggiore aumento da marzo 2022. Il PIL del Regno Unito è cresciuto dello 0,3% su base trimestrale nel 2° trimestre, superando la previsione del +0,1%. In Cina, i dati sull’attività a luglio hanno fornito una sorpresa negativa, con un peggioramento del momentum a causa della debolezza delle esportazioni e degli investimenti.