Monthly house view | Ottobre 2025
CONTESTO
L’economia statunitense mostra una notevole resilienza, nonostante l’aumento dei dazi sulle importazioni e il raffreddamento del mercato del lavoro. Ciò è in gran parte attribuibile alla crescita dell’intelligenza artificiale (IA) e della spesa dei consumatori. Questi due fattori di crescita economica sono strettamente collegati: i consumi sono alimentati dagli americani più più facoltosi che beneficiano dei consistenti guadagni del mercato azionario sotto la spinta dell’IA. Questa fascia di persone benestanti beneficia anche di forti aumenti salariali, a differenza dei gruppi a reddito più basso, che fanno sempre più fatica in unaeconomia statunitense caratterizzata da crescenti disparità.
Un’altra caratteristica dell’economia guidata dall’IA è la cosiddetta «circolarità» tra i giganti della tecnologia,che investono l’uno nelle attività dell’altro. Questa circolarità introduce una vulnerabilità e mette l’economia davanti ad un punto di svolta: se la spinta guidata dall’IA dovesse indebolirsi, l’effetto ricchezza che supporta la resilienza dell'economia potrebbe svanire. Se invece l’adozione dell’AI si diffondesse ad un numero maggiore di imprese, i guadagni di produttività potrebbero estendersi a tutta l'economia, rafforzandola.
A livello macroeconomico, l’impulso fiscale previsto negli Stati Uniti, in Giappone e in Europa per il prossimo anno dovrebbe contribuire ad aumentare la resilienza dell'economia. L’inflazione rimane comunque un rischio significativo, poiché i consumatori devono ancora sperimentare gli effetti ritardati dei dazi, e la scarsità di forza lavoro potrebbe fare salire il costo dei servizi.
Asset Reali
Lo stimolo fiscale previsto si aggiunge a deficit pubblici già elevati. Negli Stati Uniti, un esempio può essere l’One Big Beautiful Bill Act (OBBBA), che proroga riduzioni fiscali in scadenza e ne introduce di nuove. L’Ufficio di bilancio del Congresso (CBO) stima che l’OBBBA farà aumentare il debito nazionale di oltre di 3 trilioni di dollari entro il 2034.
Questa generosità fiscale ha influito negativamente sul dollaro USA e fatto aumentare l’appeal dei cosiddetti «asset reali» -quelli il cui valore intrinseco deriva dalle loro proprietà fisiche, come i metalli preziosi, il real estate e le azioni sia pubbliche che private. In questo contesto, siamo positivi sull’oro e sull’argento. Ci piacciono inoltre i Real Estate Investment Trust (REIT) di qualità e manteniamo un giudizio avorevole sul private equity real estate europeo. Nelle azioni, che sono asset reali de facto, privilegiamo i titoli europei, giapponesi e svizzeri.