Il riequilibrio dei commerci globali e il ruolo del dollaro USA

I flussi di capitale dei commerci globali e il dollaro USA

Gli Stati Uniti sono da tempo una forza dominante nell’economia globale, grazie al loro status di maggiore economia mondiale e al ruolo del dollaro come principale moneta di riserva. Queste fondamenta stanno però subendo crescenti pressioni, poiché la rapida espansione dei loro deficit gemelli è fonte di preoccupazione tra i partecipanti dei mercati.

Livelli record dei deficit degli Stati Uniti e ruolo globale del dollaro

Uno dei principali obiettivi dell’attuale amministrazione Trump è restringere l’attuale gap del conto corrente della bilancia dei pagamenti tramite un ampio riequilibrio del commercio globale e un deprezzamento del dollaro. Per una marcata restrizione dei deficit esterni degli Stati Uniti serve però in ultima analisi una riduzione del deficit di bilancio - uno scenario che appare improbabile in questa fase, soprattutto dopo la recente approvazione di consistenti riduzioni delle imposte tramite l’OBBBA.

Lo status del dollaro ha iniziato ad essere messo in discussione con i livelli record raggiunti dai deficit degli Stati Uniti.

Uno dei pilastri dell’eccezionalismo economico degli Stati Uniti negli ultimi decenni è stata loro capacità di attirare capitali esteri, evidenziata dal segno sempre più negativo della loro posizione patrimoniale finanziaria netta verso l’estero (NIIP) unitamente ai massicci acquisti di US Treasury con cui gli investitori esteri hannofinanziato i loro deficit.

Tuttavia, sostenere questo livello di finanziamenti richiede il permanere di grande fiducia degli investitori nelle prospettive economiche del paese - una fiducia che di recente ha mostrato segnali di cedimento, portando alcuni investitori esteri a rivedere la loro esposizione verso i titoli statunitensi.

Azioni e titoli a reddito fisso statunitensi detenuti da investitori esteri

Fonte: Pictet Wealth Management, Federal reserve, al 30.06.2025
Unicamente per finalità illustrative. Non vi può essere garanzia che queste proiezioni e previsioni si verifichino o che i rendimenti attesi vengano ottenuti.

Questa trasformazione potrebbe creare una pressione ribassista sul dollaro e spingere verso l’alto i tassi d’interesse, potenzialmente innescando una spirale del debito e aumentando i costi dicopertura, con conseguente possibile miglioramento della NIIP.

Va però detto che gli investitori esteri non hanno molte alternative. Il mercato dei capitali europeo rimane limitato, e alcuni investitori continuano a dubitare del mercato cinese. Anche se prevediamo forti flussi in uscita dagli asset statunitensi verso il resto del mondo, non pensiamo che il processo raggiungerà un punto di rottura e che il dollaro perderà il suo ruolo come principale moneta di riserva. 

Nel frattempo, i paesi con elevati surplus del conto corrente della bilancia dei pagamenti, inclusa la Cina, l’Europa o il Giappone, potrebbero avere problemi nel riequilibrare le loro economie rapidamente.

Posizione patrimoniale finanziaria netta verso l’estero (NIIP) degli Stati Uniti

Fonte: Pictet Wealth Management, Bureau of Economic Analysis, al 30.06.2025
Unicamente per finalità illustrative. Non vi può essere garanzia che queste proiezioni e previsioni si verifichino o che i rendimenti attesi vengano ottenuti.

Anche se dovessero riuscire a farlo, questo processo protratto nel tempo li lascerebbe ancora con surplus elevati che dovrebbero essere assorbiti dal resto del mondo, inclusi i consumatori statunitensi, che rimangono al centro dei flussi commerciali globali. La globalizzazione tra i principali blocchi può essere in rallentamento, ma sta anche evolvendosi, con una riorganizzazione delle catene di approvvigionamento, un reinstradamento tra i paesi e un decoupling dalla Cina per i beni strategici. La diversificazione dell’esposizione dai mercati statunitensi sarà probabilmente un processo graduale, che consentirà agli Stati Uniti di mantenere per il momento il loro eccezionalismo - sia pure con vulnerabilità crescenti.

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